Xylella Fastidiosa è un batterio presumibilmente arrivato dal Sud America, che porta all' essiccazione e alla morte degli ulivi: lo fa bloccando i vasi xilematici della pianta, ovvero le "vene" che alimentano l'albero con i nutrimenti necessari. Con i vasi ostruiti, l'albero lentamente secca e alla fine muore.
Il batterio non attacca solo gli ulivi: molte specie di piante, anche piante da frutto con grande interesse agro-economico appartenenti al genere Vitis e Citrus, oltre che mandorlo, pesco, oleandro, possono essere attaccate da xylella. Inoltre il batterio ha una grande forza ricombinante, rendendo il suo progresso e la sua evoluzione imprevedibili.
Xylella è trasportata da un piccolo insetto vettore: Filenus Spumarius, comunemente chiamato sputacchina, è la causa principale della diffusione esponenziale di Xylella Fastidiosa nella provincae di Lecce, Brindisi, Taranto ed ora anche di Bari. Secondo recenti ricerche anche altre specie di insetti si sono scoperte essere portatrici del batterio.
Introdotta ufficialmente sul territorio italiano nel 2013, in due anni si era già estesa a oltre 230.000 ettari di terra. Xylella è arrivata a Gallipoli, nel sud-est dell'Italia, e ora sta avanzando / spostandosi verso nord, attraversando tutta la Puglia.
Ad oggi l'avanzata del batterio è stimata in circa 30 km all'anno verso nord.
Purtroppo, Xylella ha già attraversato i confini, infettando parti della Spagna e della Corsica in Francia. Questo lo rende non solo un problema italiano ma un problema mediterraneo che e si sta diffondendo molto rapidamente.
Oggi, 2024, l’avanzata del batterio ha rallentato la sua risalita verso nord. Le buone pratiche agronomiche e le molte azioni di contenimento intraprese stanno migliorando la situazione generale, che comunque resta di massima allerta, come raffigurato nella cartina.
Save the Olives ONLUS è un'organizzazione no-profit di volontari che affronta l’epidemia di Xylella Fastidiosa in Puglia, nel sud Italia.