Quando nel 2013 la xylella venne intercettata per la prima volta in Puglia, in pochi credevano che avrebbe potuto provocare il disseccamento di oltre 21 milioni di ulivi.

Oggi l’intera area del Salento (nel sud della Puglia) ha completamente cambiato forma, i paesaggi verdi e rigogliosi delle foreste di ulivi si sono trasformati in sconfinate distese di alberi secchi.

Un paesaggio di morte, che mese dopo mese avanza inesorabilmente verso il nord della Puglia ed ha già raggiunto la piana degli ulivi, l’unico posto al mondo con la più alta densità di ulivi secolari, che oggi sono in gravissimo pericolo.

Ma non solo, la xylella fastidiosa è stata indicata tra i principali problemi fitosanitari di tutta l’area mediterranea perché sta avanzando molto rapidamente e vi è un concreto rischio di diffusione nei paesi con una forte vocazione olivicola, come la Spagna, la Grecia e la Tunisia.

Nonostante questa consapevolezza, nonostante le evidenze scientifiche, in pochi conoscono il problema.